Natale: tu quale canzone conosci?

di Redazione 0

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Come ogni anno, con il Natale torna la voglia di ascoltare canzoni tradizionali del periodo. A parte le proposte musicali sempre nuove, ci sono dei testi popolari indimenticabili che tutte le generazioni conoscono. Noi ne abbiamo raggruppato alcune. Voi quali conoscete?

Albero di Natale

 

O albero, o albero,
risplendi nella notte!
Le luci tue scintillano,
come le stelle brillano.
O albero, o albero,
risplendi nella notte!

Fra i canti degli arcangeli
ritorna il bambinello.
I rami verdi toccano
la capannina di cartone
l’albero illumina
la culla del Signore.

S’innalzano, risuonano
i canti di Natale.
La loro dolce musica
giunge fra tutti i popoli.
Ripete ancor agli uomini:
giustizia, pace, amore.

 

Astro del Ciel

Astro del Ciel, pargol divin,
Mite agnello, Redentor,
Tu che i Vati da lungi sognâr,
Tu che angeliche voci annunziâr,
Luce dona alle menti,
Pace infondi nei cuor.

Astro del Ciel, pargol divin,
Mite agnello, Redentor,
Tu di stirpe regale decor,
Tu virgineo, mistico fior,
Luce dona alle menti,
Pace infondi nei cuor.

Astro del Ciel, pargol divin,
Mite agnello, Redentor,
Tu disceso a scontare l’error,
Tu sol nato a parlare d’amor,
Luce dona alle menti,
Pace infondi nei cuor.

Bianco Natale

Quel lieve tuo candor, neve
discende lieto nel mio cuor;
nella notte Santa
il cuore esulta d’amor:
è Natale ancor.
E viene giù dal ciel, lento,
un dolce canto ammaliator
che mi dice:
prega anche tu;
è Natale,
non soffrire più.

Tu scendi dalle stelle

Tu scendi dalle stelle,
o Re del cielo,
e vieni in una grotta al freddo e al gelo.

O Bambino mio divino,
io ti vedo qui a tremar;
o Dio beato !
Ah, quanto ti costò l’avermi amato!

A te che sei del mondo
il Creatore,
mancano panni e fuoco, o mio Signore.

Caro eletto pargoletto,
quanto questa povertà
più m’innamora,
Giacché ti fece amor povero ancora.

Tu lasci del Tuo Padre
il Divin Seno
per venir a penar su poco fieno.

Dolce amore del mio cuore
dove amor ti trasportò
o Gesù mio.
Perchè tanto patir? Per amor mio!

Ma se fu Tuo volere
il Tuo patire
Perché vuoi pianger poi, perché vagire?

Sposo mio, amato Dio,
mio Gesù t’intendo sì,
ah mio Signore!
Tu piangi non per duol ma per amore!

Tu piangi per vederti
da me ingrato:
dove sì grande amor, sì poco amato!

O diletto del mio petto,
se già un tempo fu così,
or Te sol bramo!
Caro, non pianger più, ch’io t’amo, t’amo!

Tu dormi o Gesù mio,
ma intanto il cuore
non dorme, no, ma veglia a tutte l’ore.

Deh, mio bello e puro agnello,
a che pensi dimmi tu?
O amore immenso!
A morire per te, rispondi, io penso.

Dunque a morire per me,
Tu pensi o Dio:
e chi altro, fuor di Te, amar poss’io?

O Maria speranza mia,
se poc’amo il Tuo Gesù,
non Ti sdegnare!
Amalo Tu per me, s’io nol so amare!

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