Per Natale e per qualunque periodo dell’anno: Giovanni Paolo II ci ha lasciato delle preghiere molto intense che possono aiutarci a rinnovare il nostro spirito soprattutto nei giorni che segnano la nascita di Gesù Bambino. Ecco le più belle:
Per Natale e per qualunque periodo dell’anno: Giovanni Paolo II ci ha lasciato delle preghiere molto intense che possono aiutarci a rinnovare il nostro spirito soprattutto nei giorni che segnano la nascita di Gesù Bambino. Ecco le più belle:
Il Natale non è solo un momento dedicato al consumismo, all’acquisto di nuovi regali ed, eventualmente ai viaggi. Lo spirito reale della festa, invece, sarebbe quello di un totale rinnovamento dello spirito, di una completa vicinanza al prossimo e di una nuova consapevolezza che il cambiamento in meglio parte solo da noi. In riferimento a questo stato meglio ecco un paio di preghiere particolarmente adatte ai giorni della nascita di Gesù Bambino e ai momenti cruciali dell’evento più atteso dell’anno.
C’è un tempo per acquistare i regali per i propri cari e un tempo per riceverli. Ecco che se il 24 dicembre si metteranno i doni sotto l’albero e si scarteranno con parenti e qualche volta amici, è ugualmente vero che dopo aver brindato al nuovo anno giungerà un’altra festività altrettanto gradita ai bambini. Parliamo del sei gennaio, l’Epifania, il giorno della Befana. Meno famosa di Babbo Natale, non arriva su una sontuosa slitta, ma a cavallo di una scopa e vestita di stracci, pronta a regalare dolcetti ai più piccoli che si sono comportati bene. Per i più capricciosi, invece, ecco del carbone e questo ha fatto di lei una figura piuttosto controversa negli anni attesa e temuta. Il suo aspetto bitorzoluto non l’aiuta molto ma negli anni molte leggende legate alla sua origine l’hanno fatta conoscere meglio e apprezzare per tante sue qualità . Ecco un paio di poesie famose che hanno il medesimo titolo e parlano proprio della protagonista dei primi giorni di gennaio:
Babbo Natale esce la notte del 24 dicembre e rimane per delle ore al freddo e al gelo per consegnare i suoi regali. Per fortuna con lui ci sono le sue fidate renne. Nessuno mai ha pensato però che un ruolo chiave lo svolge anche la stessa slitta che pur essendo inanimata riesce a portare comodamente migliaia di doni per i bambini. Ecco quindi che una filastrocca questo elemento così fondamentale se lo meritava proprio e noi abbiamo trovato le rime dedicate alla magica slitta di Babbo Natale e ve le riportiamo, in attesa di sapere che cosa vi porterà questo simpatico vecchino dalla barba bianca.
Ci sono feste vissute con gioia  e con la voglia di dimenticare problemi e guai. Nessun evento dell’anno probabilmente è più atteso e carico di aspettative del Natale. Oggi noi ci dividiamo tra doni, la preparazione dell’albero natalizio, la scelta del menù per il 25 dicembre e la visita agli amici più cari per gli auguri. Oggi come un tempo, c’è però chi soffre e non soltanto per via di malattie fisiche: qualcuno vive dei terribili moti dell’animo, altri hanno perso dei parenti e altri ancora sono in guerra. Non è una frase fatta, ma davvero in questi giorni un pensiero va rivolto anche a loro, indifesi e tristi e bisognosi di appoggio. Il Natale del resto è anche aggregazione, condivisione e amore.
Da noi nevica e il Natale si tinge di bianco ogni volta. Del resto coincide con il periodo più freddo dell’anno e in ogni caso non è possibile sfuggire al gelo ed è per questo che sono sempre di più fgli italiani che rompono la tradizione della notte della Vigilia in famiglia e partono verso mete estere e calde.Non è così però in tutto il globo e resta mitica la nascita di Gesù Bambino ad esempio in Australia, dove Babbo Natale posa la slitta e fa riposare le renne per giungere con il surf. Da queste parti infatti è estate  e il clima e l’atmosfera, quindi, sono completamente differenti.
I Fratelli Grimm hanno raccontato fiabe meravigliose e non ne poteva mancare una sul Natale, che noi vi riportiamo:
Quella festa che tutti amiamo e che corrisponde alla nascita di Gesù Bambino, cioè il Natale, è legata un pò anche ai giorni che segnano l’inizio del ciclo annuale preparatorio del periodo più freddo. Questo a livello temporale ma anche in senso spirituale, tanto che i fedeli possono prendere parte alla classica “novena di Natale”. Particolarmente sentita in Sicilia viene arricchita dalla presenza dei ciaramiddari, i suonatori di cennamella. Il cenone della Vigilia di Natale, ad esempio, che a noi appare come un momento in cui abbuffarsi fino a scoppiare, in realtà ha carattere purificatorio. In molte regioni infatti, nonostante le pietanze siano tante, hanno un comun denominatore che è il portare in tavola cibi “magri”. Un esempio su tutti è il capitone che a Roma si vende per tradizione al portico di Ottavia. Un altro motivo di tanta aggregazione è l’amicizia e la fratellanza.