I bambini, il Natale e le filastrocche

 

Se le imparano a scuola sono contenti, se proponiamo noi una cosa del genere si annoiano. Certo che i bimbi a volte non sono per niente facili da convincere, ma forse con queste brevi rime, ripetute mentre addobbate la casa a festa per Natale, potreste far loro cambiare idea.

Natale da soli: è davvero così triste?

 

Si fa da sempre un gran parlare sulle festività natalizie che vanno trascorse con i parenti in una delirante allegria, tra abbuffate e regali da scartare. Per questioni lavorative, economiche o per esigenze personali, però, non sempre è così semplice spostarsi e stare tutti insieme, soprattutto se si vive in città lontane. Il Natale da soli è davvero triste? In effetti, senza i propri cari accanto può essere fastidioso, ma dipende sempre dai casi. Restare con i propri compagni di vita e i figli ad aprire i doni, a cucinare e a giocare a tombola, può comunque trasformarsi in una esperienza serena, in vista di altre partenze. Senza contare che non di rado ci sono degli amici soli, che non aspettano altro che un invito di questo genere.

I film di Natale: un mercato in perenne ascesa?

 

No, anche se non siamo ancora a Natale, si continua a parlare insistentemente di cinepanettoni e di pellicole dedicate alla festa, magari pensate per i bambini o, comunque, dal tono leggero e adatto a tutte le età. Diciamo che, da sempre, i lungometraggi a tema soprattutto durante la fine dell’anno, complice forse anche la tredicesima che avvicina tutti al cinema, sono stati un successo. Da un lato ci sono le commedie all’italiana, cariche di ambiguità e qualche volgarità, che fino a qualche stagione fa, erano incontrastate al botteghino. Piacevano molto e facevano sorridere ma, adesso sembra che non sia più il loro momento, tanto che si sta pensando di cambiarne la formula.

Il cinepanettone cambia volto

 

Il cinepanettone cerca una nuova formula, possibilmente vincente, come quella che un tempo ha fatto trovare fama e guadagni interessanti ai suoi protagonisti. Ormai, quel tipo di commedia all’italiana, sembra aver fatto il suo tempo ed, infatti, negli ultimi anni al botteghino gli incassi non sono stati notevoli come accadeva una manciata di anni fa. L’idea originale è davvero dietro l’angolo, basta solo saperla trovare. Questa sarà una estate lavorativamente importante per Christian De Sica,che inoltre ha deciso anche di interpretare la parte di un ciambellano ne “Il principe abusivo”, debutto alla regia di Alessandro Siani. Ritornando al cinepanettone dice:  “Si sta ancora tutto definendo, ci saranno due storie principali, penso, ma non sarà ‘Un Natale a’. Faremo un bel cambiamento. Dopo 30 anni ce n’è bisogno”.

Natale e la nonnina del presepe

 

Quella che sto per raccontarvi sembra una favola, invece è realtà e se non avete sentito parlare di lei, che ormai è vecchissima e non si dedica al presepe, è giusto che vi si racconti di quanto l’amore per il Natale a volte sia forte. La signora Maria, vive in Sicilia e fino a qualche anno fa, era balzata agli onori della cronaca locale per il suo modo particolare e meticoloso di dare vita alla scena della Natività. La sua casa di trova in un dedalo di strade della provincia di Trapani e la zona notte, dove si trova il letto, ha una curiosa forma ad arco. La più classica delle alcove, durante il periodo natalizio, fino ad una decina di anni fa, diventava una vera e propria meta di pellegrinaggio, perché tutti volevano scoprire il suo presepe. Che cosa aveva di speciale?

Ritorno per un dolce Natale di Ada Negri

 

Il Natale ispira tutti e, anche se in molti non sopportano più una festa dove a vincere sembra sempre il consumismo, è il momento in cui ci si sente più elevati spiritualmente e si è ricettivi e sereni. Questo ovviamente fin dove possibile, nel senso che c’è chi ha problemi e dispiaceri così grandi, da non notare ormai quando arriva, ma questo è un altro discorso. Tra i tanti artisti che hanno voluto lasciare a questo periodo i loro scritti, immortalando su di un pezzo di carta uno stato d’animo, c’è anche Ada Negri, con la sua opera a tema:

Buon anno en français: poesie per il primo gennaio

 

Non sono molti coloro che conoscono bene il francese. Io personalmente lo amo perché l’ho studiato a scuola e lo trovo piuttosto musicale. Qualche poesia per il nuovo anno proprio in questa lingua? Eccone qualcuna antica che potrebbe fare al caso nostro: