Io credo che molto dipenda da due fattori: il primo la regione in cui si nasce, dove magari viene festeggiata in modo più o meno sentito e l’educazione familiare. Io per esempio, l’ho sempre temuta da bambina la Befana. Nessuno mi parlava di lei, in pochi la osannavano, portava via delle feste meravigliose e minacciava di regalare carbone. Non che per me, poi, facesse tanta differenza in fondo. Non ho mai amato i dolciumi, ma certo di fronte agli altri, che figura ci avrei fatto, mostrando l’unico pacchettino con degli oggetti neri e scuri. Come tutti i piccoli, comunque, non ero stupida e mi sono accorta ben presto, che lo stesso carbone era alla fine da mangiare e poi che mi importava, io lo regalavo.
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Natale con parenti sconosciuti: è giusto?
C’è chi ha il coraggio e la possibilità per rifiutarsi, ma i più, sin da piccoli si ritrovano in compagnia di vecchie zie e in generale di parenti che vedranno solo per il Natale. Insomma, come ogni volta, il festival della falsità si compie e si fa finta di salutarsi e volersi bene, anche se poi si tornerà a non cercarsi più. Raramente si riallacciano rapporti, insomma, che continueranno nell’anno successivo, il più delle volte, nella migliore delle ipotesi, ci si incontrerà ancora sempre intorno al 25 dicembre.
Il testo di What christmas should be di Hilary Duff
Canzoni antiche e canzoni moderne. A modo loro sono sempre belle e sentite. Il Natale, del resto, è una festa che ha da sempre ispirato artisti di ogni età e per fortuna aggiungo io. Ecco il testo di What christmas should be di Hilary Duff.
Il testo di Les cloches du hameau di Celine Dion
La sua voce è come quella di un usignolo, uccello al quale più volte è stata paragonata. Celine Dion, insomma, è perfetta per un periodo particolare come quello del Natale. Ecco il testo di Les cloches du hameau:
Pastorale di S. Alfonso Maria de’ Liguori
Solo per qualcuno, ancora oggi, il Natale mantiene il suo spirito originario. Questa festività , infatti, dovrebbe essere principalmente spiritualità e rinnovamento. Sentimenti e sensazioni che passano pure dalla preghiera. La stessa che, nel tempo, ha preso spesso la forma di poesia, in italiano e in dialetto. Quella che vi riportiamo è in napoletano ed è molto profonda e sentita:
Tradizioni di Natale: lo zampognaro
Colui che possiede la zampogna, viene detto zampognaro e ancora oggi, soprattutto nei paesi si può notare, da solo o in coppia, mentre la suona. Ancora più facile che ciò accada la mattina del 25 dicembre ed è sempre una sensazione particolare, almeno per me. Si tratta di un curioso strumento musicale dalle caratteristiche arcaiche a fiato, che si è diffuso soprattutto nell’Italia centro-meridionale.
Il Natale cristiano: due preghiere
Il Natale cristiano, oggi piuttosto dimenticato per via dell’imperante consumismo, passa anche e soprattutto dalle preghiere. Del resto, il Natale dovrebbe essere un periodo di rinnovamento, di vera rivoluzione interiore. di capacità di dedicarsi con il cuore ai propri fratelli:
Le renne di Babbo Natale o la Befana?
