
Le renne di Babbo Natale o la Befana?



Che cosa hanno pensato i grandi eroi del pensiero in vista del Natale? Quali sono stati i messaggi che ci hanno lasciato e che ancora oggi ritroviamo ogni Natale? Ecco quelli che a noi piacciono di più:

Un Natale vissuto con pieno sentimento religioso parte sempre da un rinnovamento spirituale e magari da una preghiera, come questa di don Luigi Serenthà :

A Natale, può essere divertente anche leggere un pò di aforismi e ricordarsi che la festa non è solo rinnovamento spirituale, ma anche riflessione e, soprattutto tanto divertimento. Eccone alcuni tra i più famosi:

In fondo sono tre tradizioni e non possiamo immaginare l’arrivo del Natale senza questi elementi così tipici. Iniziamo dal biancospino che germoglia proprio nel periodo della fine dell’anno, quindi rappresenta da tempo anche un valido regalo natalizio. Fiorisce, invece, a Pasqua, per cui copre tutte le feste. Intorno sono sorte delle leggende a tema molto interessanti. Si ritiene, infatti, che il biancospino sia originario di Glastonbury e questo perché si fa risalire al al bastone che Giuseppe d’Arimatea aveva piantato con le sue mani.

A Natale ci si dovrebbe preparare. E’ un periodo di rivoluzione interiore e di rinascita e a prescindere dal moderno consumismo, si dovrebbe ricordare al meglio la nascita di Gesù Bambino. Quale miglior modo per farlo se non con una preghiera?

Se ne parla sempre, ma in fondo tutto quello che sappiamo davvero è che è un simpatico vecchietto che, anno dopo anno, a dispetto della sua età , va in giro a portare i doni ai più piccoli. Non teme freddo e gelo e si fa accompagnare dalle sue renne, la cui preferita è Rudolph dal naso rosso. Ha sempre lo stesso vestito che è una tutta rossa con dei pellicciotti bianchi e non dimentica mai di sorridere. Tuttavia scoprire chi è veramente potrebbe risultare interessante e non solo per i più piccoli.
