Feste natalizie finite: comincia la dieta

 

“Dopo il sei gennaio penserò alla dieta”, una frase che diciamo tutti ogni anno. Del resto non avrebbe senso mortificarci e rinunciare al piacere della tavola nell’unico periodo dell’anno in cui possiamo concedercelo senza sentirci in colpa. Il problema è che, nonostante le abbuffate, dovremmo darci una regolata. Insomma, dovrebbe essere valida la regola di assaggiare tutto con moderazione. Questo invece non lo facciamo mai e dopo una timidezza iniziale ci fiondiamo sul cibo come se non ne avessimo mai visto.

Natale: prepararsi alla festa con una dieta

Ci sono due periodi all’anno in cui, più di altri, ci si rende conto che restare in forma e prepararsi alle settimane successive con un fisico asciutto è quello che si deve tentare di fare. Se in primo luogo c’è l’estate con la classica “prova costume” e il terrore di sembrare una balena soprattutto per le donne, non è diverso per il Natale quando si sa già che si prenderanno almeno un paio di chili. Inutile pensare di mortificarsi non mangiando nulla, chiudendosi in casa da soli o facendo rimanere male chi ci ha invitato perchè rinunciamo pure alle micro-porzioni, meglio arrivare alla notte della Vigilia con l’ago della bilancia che non va troppo in alto, in modo da mantenere un minimo equilibrio fisico.

La dieta a Natale

In effetti, non è esatto e neppure giusto, parlare di dieta a Natale visto che si tratta di giorni di festa e non è bene assolutamente mortificarsi a tavola per colpa dei chili in più che immancabilmente si prendono.E’ più saggio, invece, iniziare a limitarsi a tavola nel periodo immediatamente precedente, oltre che in quello successivo, magari con degli alimenti disintossicanti consigliati da un nutrizionista, per arrivare in forma davanti alle pietanze e sentirsi meno carichi di cibo, prima del tempo. Le leccornie e le prelibatezze che vengono offerte e preparate durante i giorni di Natale sono irresistibili e sarebbe triste e inutile, oltre che scortese, continuare a guardare gli altri che si abbuffano con il piatto vuoto.

Ninna nanna notte di Natale

La notte del 24 dicembre, la maggior parte dei bambini non riesce a prendere sonno perchè troppo preso dal gioco che ha appena ricevuto e deciso ad usarlo per tutta la notte. Il rischio, però, è che, poi, il 25 dicembre la stanchezza abbia il sopravvento. Per non parlare dei piccoli che abitano con famiglie che seguono una tradizione leggermente differente: quella di aprire i doni direttamente il giorno di Natale. Certamente in questi momentii di festa, avrete poca voglia di dedicarvi completamente ai vostri piccoli che pure amate tanto, ma la preparazione del menù e la sistemazione di decorazioni natalizie per la casa vi tengono di certo con la mente impegnata. Fate uno sforzo, però, e mettetevi accanto a loro, sul letto, e intonate una piccola e, si spera efficace, ninna nanna. Ecco qualche idea selezionata da internet, tra quelle tradizionali:

Natale 2010 più povero: meno regali e pranzo più leggero per gli italiani

Sarà certamene la crisi economica che negli ultimi anni si sta facendo sentire sempre di più, sarà la paura degli italiani di terminare i propri risparmi o forse si tratta soltanto di un portafoglio sempre più vuoto da quando l’euro ha fatto aumentare i costi a fronte di stipendi sempre uguali. Il risultato comunque non cambia e il Natale 2010 potrebbe essere più “magro” del solito. Lo conferma Confersercenti che ha effettuato da pochissimo una ricerca dalla quale viene fuori che circa la metà degli abitanti del Belpaese ha deciso di spendere meno per i doni di Natale e pure per il pranzo, rispetto al 2009.