Il costume rosso di Babbo Natale è molto tipico e anzi quando pensiamo a questo simpatico vecchietto dall’aria allegra e sorridente su un carro trainato da renne e pieno di regali ecco che ricordiamo subito l’abito dalle accese gradazioni cromatiche e dal pellicciotto bianco ai lati e al collo. Tuttavia ci si chiede se la tradizione in merito a Santa Claus sia stata sempre legata al suo abbigliamento oppure no. Un tempo veniva rappresentato senza troppe peculiarità con capi di diversa gradazione cromatica ma piano piano si decise di dargli una vera identità e fu allora che assunse i caratteri attuali.
Tradizioni
Custonaci e il presepe vivente: la storia
A Custonaci, in Sicilia, dove dal 1983 viene organizzato ogni anno uno dei più importanti presepi viventi di Italia, 350 attori residenti nella cittadina trapanese si trasformano per l’occasione in attori. L’evento prende vita a partire dalla notte dalla notte del 24 dicembre quando Maria a bordo di un asinello inizia il suo cammino con Giuseppe e si ripropone la storia legata alla ricerca dell’alloggio e della nascita di Gesù Bambino nella stalla. Intorno fiaccole e un lungo corteo. Si attraversa, quindi, un sentiero e si giunge fino a Scurati dove si trova il borgo di vecchie case rurali abbandonate in cui sorge la grotta Mangiapane. Il nome della apertura naturale rocciosa del Paleolitico deriva dalla famiglia che vi abità nell’Ottocento fino alla grande guerra.
Sogno di Natale: la festa più bella dell’anno raccontata da Luigi Pirandello
Luigi Pirandello è un autore immortale e questo racconto di Natale va letto tutto di seguito, prima di tuffarsi nella magica atmosfera del periodo:
Testi di Natale per bambini: dall’Occidente all’Oriente
Manca poco al Natale e per rendere il vostro animo più preparato al periodo abbiamo selezionato due racconti di due autori molto famosi, uno proveniente dall’Occidente e l’altro dall’Oriente. Leggeteli con attenzione e vi sentirete ancora più gioiosi per la festa in arrivo.
Il calendario dell’Avvento spiegato ai bambini
Il calendario dell’Avvento: che cos’è? Negli ultimi anni è tornato di gran moda dopo qualche tempo in cui se ne vedevano pochi. Vanta una serie di finestrelle che riguardano tutto il periodo natalizio e ogni giorno ne viene aperta una. All’interno, a seconda del tipo e delle dimensioni, si trovano dei messaggi augurali, dei proverbi, delle poesie, dei dolcetti o dei piccoli regalini. E’ chiaro che i bambini sono in frenetica attesa e aspettano ogni giorno di poter finalmente trovare le sorprese promesse e in questo modo è più facile anche prepararli con uno spirito di rinnovamento e di gioia alle feste in arrivo.
Confezionare i regali di Natale: qualche idea
Non sempre i regali vengono confezionati all’interno dei punti vendita in cui li scegliamo e questo per tutta una serie di motivi. In primo luogo se parliamo ad esempio di doni di Natale, potremmo ridurci all’ultimo minuto utile e trovare una folla inaudita per cui già alle casse potrebbero chiaramente dirci che possono solo fornire carta e fiocco. Un’altra possibilità è che vogliamo far vedere il cadeau ad una amica ad esempio, prima di portarlo al destinatario e quindi sarebbe una fatica sprecata chiuderlo. C’è, infine, la possibilità che faccia parte di un oggetto che avevamo noi, seppure mai usato o addirittura realizzato con le nostre mani e ovviamente senza nessun pacco che lo renda celato a prima vista. Per sorprendere chi lo riceve, non solo deve essere bello e utile ma deve presentarsi al meglio. Vi forniamo noi qualche idea perchè ciò si avveri:
I sermoni di Natale: che cosa sono?
Avete mai sentito parlare dei sermoni di Natale? Si tratta di componimenti in rima che sono stati molto famosi soprattutto all’inizio del Novecento, quando i bambini li imparavano per recitarli davanti al presepio, vero simbolo religioso o in chiesa. In alternativa, anche a casa a volte li facevano ascoltare a parenti e amici. Il tutto per ricevere in cambio dei piccoli doni. I più grandi, quindi, davano vita ad una vera e propria gara e chi li imparava a memoria prima oltre che più bravo poteva avere diritto a ulteriori compensi. I piccini invece studiavano i cosiddetti sermoncini. La matrice era generalmente popolare ed infatti trovava il suo massimo nei vari dialetti ma oggi di questi, purtroppo, ne rimangono soltanto brevi testimonianze soprattutto perchè quasi tutti erano tramandati esclusivamente a voce e di generazione in generazione.
Il mattino di Natale: il 25 dicembre e i regali sotto l’albero
Si parla sempre della notte di Natale, il 24 dicembre e dei regali da scartare sotto l’albero. Per i più piccoli il momento è davvero magico e l’importante è comportarsi al meglio per convincere Babbo Natale a portare con la sua slitta il cadeau tanto agognato, ma dopo l’attesa sembra che quelle ore volino via troppo velocemente. Quel che resta il mattino dopo è un attimo di sbandamento e poi la gioia di aver scartato il dono che si aspettava da tempo e di aver trascorso delle ore felici con i propri cari. Certo, se si attendono invitati per pranzo lo stress sarà alle stelle, ma alla fine meglio prenderla con calma e godersi questi magici attimi che si ripetono soltanto una volta ogni anno.