Il Natale d’autore: poesie e rime

di Redazione 0

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Natale d’autore, una festa che ha emozionato anno dopo anno i talenti più importanti e conosciuti nel mondo. La suggestione della nascita di Gesù bambino, anche se porta ultimamente con sé consumismo ed eccesso è incredibile e tutti, o quasi, ne sono conquistati. C’è chi esprime i propri sentimenti attraverso una rima e chi con un semplice sorriso sulle labbra, ma la parola d’ordine, in questo periodo, è essere felici.

 

Basta poco

Basta in Cielo una stella
per fare la sera più bella.
Basta un canto da nulla
a dondolare una culla.

(Renzo Pezzani)

Il Natale

E’ Natale!
Chi se ne accorge?
L’uomo che corre?
La donna che acquista e aspetta regali?
Il bambino che aspetta trasognato una magica notte?
Tutti ce ne accorgiamo…
Quando guardiamo con occhi diversi
Chi ci vive vicino e magari ci fa soffrire…
così ha fatto il Figlio di Dio…
diventando Bambino!
Solo amando viviamo il Natale.

(Suor Cristiana)

La pecorina

La pecorina di gesso
sulla collina di cartone,
chiede umilmente permesso
ai magi in adorazione.
Lungi nel tempo, vicino nel sogno, pianto e mistero
c’è accanto a Gesù Bambino,
un bue giallo, un ciuco nero.

(Guido Gozzano)

Il canto della Vergine

Tra le palme volando,
angeli santi,
fermate i rami,
che il mio bimbo dorme.
Voi palme di Betlem,
che irosi muovono
i furiosi venti
risuonanti:
il frastuono sedate,
fate piano,
fermate i rami
ché il mio bimbo dorme.
Il pargolo divino
s’è sfinito
a piangere chiedendo
in terra pace:
quietar vuole nel sonno
il lungo pianto.
Angeli santi
che volando andate,
fermate i rami
ché il mio bimbo dorme.

(Lope De Vega)

Alla Vigilia di Natale

Oggi siamo seduti, alla vigilia di Natale,
noi, gente misera,
in una gelida stanzetta,
il vento corre fuori, il vento entra.
Vieni, buon Signore Gesù, da noi,
volgi lo sguardo:
perché tu ci sei davvero necessario.

(Bertolt Brecht)

Filastrocca di Capodanno

Filastrocca di Capodanno
fammi gli auguri per tutto l’anno:
voglio un gennaio col sole d’aprile,
un luglio fresco, un marzo gentile,
voglio un pane sempre fresco,
sul cipresso il fiore del pesco,
che siano amici il gatto e il cane,
che diano latte le fontane.
Se voglio troppo non darmi niente,
dammi una faccia allegra solamente.

(Gianni Rodari)

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