Natale o estate?

 

Sembra una domanda poco pertinente, eppure io me la pongo spesso. Si perché il Natale, per me, e penso anche per tanti altri che hanno la mia stessa mentalità è più una suggestione che un evento e non solo per l’alone di spiritualità che lo interessa. Dimenticando per un attimo che, almeno dalle nostra parti, la fine dell’anno è interessata dall’inverno, mentre nella bella stagione la colonnina di mercurio sale a dismisura si tratta dei momenti, probabilmente, più speciali dei dodici mesi. A questo punto: è meglio il 25 dicembre o il 15 agosto?. Uno dei motivi che li lega è poi anche la possibilità di fare una vacanza, che non è poco.

Dopo l’estate il Natale è il primo momento in cui nonostante lo stress di abbuffate e regali, ci si può concedere qualche ora in più di relax: le ferie sono trascorse da molto e le successive sono lontane, tanto vale restare in famiglia, al calduccio di una accogliente casa, magari davanti ad un camino fumante e godersi attimi di felicità scartando i doni. Dal mio punto di vista è appunto il clima l’unica cosa che un pò mi spaventa. Trovo romantica l’idea della neve, ma sono nata per vivere al calduccio. Avrei forse vissuto meglio in Australia, dove le festività natalizie riguardano caldo e mare, con Babbo Natale che arriva in costume da bagno e tavola da surf?

Certo è un pò scomodo immaginare di scartare i regali direttamente sulla sabbia, però potrebbe essere una alternativa al gelo che interessa le nostre città. Quest’anno appena passato poi, ha superato ogni limite con temperature ben oltre la media. Se in queste ore sentiamo molto caldo e non ce la facciamo più, dovremmo ricordarci che fino a qualche settimana fa, continuava a piovere e la bella stagione sembrava non dover arrivare mai. Noi siamo incontentabili, ma certo il meteo a volte è davvero ballerino.

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