E’ nato il Salvatore: la recita di Natale

di Redazione 0

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Si possono preparare centinaia di recite per bambini e di solito questo è il compito della maestra. Se volete provarci da sole con i vostri figli e nipotini o siete delle insegnanti, su internet le idee non mancano. Noi ad esempio abbiamo trovato questo testo pronto ad essere studiato dai più piccoli dal titolo “E’ nato il Salvatore”:

I lettori sono bambini che, a turno, leggono, o recitano alcune frasi.

LETTORI: Guardate come Giuseppe tiene in braccio con affetto il suo bambino. E come lo mamma lo accarezza con gli occhi.
Gesù è stato un bambino come noi. Ora raccontiamo lo sua nascita.

GIUSEPPE: Veniamo da Nazaret, abbiamo fatto più di 130 chilometri. Mia moglie è stanca e aspetta un bambino. Avreste un posto per dormire questa notte?

ALBERGATORE: I soldi ce li avete? Siccome c’è tanta gente in questi giorni a Betlemme, il posto lo diamo a chi paga di più!

GIUSEPPE: Veramente soldi ne abbiamo pochi… Siamo poveri…

ALBERGATORE: Allora niente, non c’è posto! Però fuori dal paese ci sono delle grotte dove i contadini mettono gli animali. Se volete ripararvi lì…

LETTORI: Maria e Giuseppe andarono e trovarono una grotta.
Lì Maria diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia.
Che cosa avranno pensato e detto Maria e Giuseppe?

MARIA: Giuseppe, guarda com’è bello il nostro Gesù. Però ti vedo un po’ triste e preoccupato.

GIUSEPPE: Guarda come siamo ridotti! Non abbiamo trovato altro che una mangiatoia e della paglia su cui mettere Gesù

MARIA: Non importa. Abbiamo il nostro bambino che vale più di tutto l’oro del mondo.

GIUSEPPE: È vero, quando guardo lui il mio cuore respira di gioia e dimentico tutto il resto.

MARIA: Ringraziamo insieme Dio per questo dono.

GIUSEPPE: Si Dio ama i poveri. Egli non ci abbandonerà.

LETTORI: Non molto distante c’erano dei pastori, i quali passavano la notte facendo la guardia al loro gregge di pecore.
Un angelo del Signore apparve sopra di loro e la gloria del Signore li circondò di luce.
I pastori si impaurirono. Ma l’angelo del Signore disse loro:

ANGELO: Non abbiate paura perché vi porto una bella notizia che riempirà di gioia voi e tutta la gente. Oggi a Betlemme, città dove tanti anni fa nacque Davide, è nato un bambino: è il vostro Salvatore, il Messia atteso, il Figlio di Dio. Perché possiate riconoscerlo vi do un segno: troverete un bambino avvolto in fasce e adagiato in una mangiatoia.

LETTORI: Dopo queste parole dell’angelo che aveva parlato, se ne unirono tanti altri insieme che lodavano Dio dicendo:

ANGELI: Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà.

1° PASTORE: Io per lo stanchezza mi ero addormentato. Quella luce improvvisa mi ha fatto svegliare. Mi sono preso una paura da morire, e mi son detto: «Cosa capita qui?».

2° PASTORE: lo invece stavo mettendo legna sul fuoco. Più che la luce improvvisa, mi hanno impressionato le parole. Gli angeli non li ho visti, ma le parole le ho intese bene.

3° PASTORE: lo non so dire quello che ho provato. Ora sento che sono molto contento. Non chiacchieriamo tanto e andiamo in fretta a cercare questo bambino.

4° PASTORE: Nella furia, non abbiamo preso niente. Torniamo indietro a prendere qualcosa. Non si può andare a mani vuote. Abbiamo del formaggio, del latte e anche della lana. Siamo povera gente, ma dobbiamo dare quello che abbiamo!

LETTORI: I pastori non camminarono molto. Voi sapete che i bambini piccoli piangono spesso.
Forse il pianto di Gesù richiamò lo loro attenzione e indicò loro lo grotta.
I pastori si avviano in fretta e trovano Maria, Giuseppe e il bambino nella mangiatoia.

1° PASTORE: (Sottovoce ad un compagno) È proprio come ci aveva detto l’angelo. Sono povera gente come noi.

2° PASTORE: Siamo dei pastori. Poco fa nel buio della notte ci è apparsa una gran luce ed una voce ci ha detto che qui vicino, in una grotta, era nato il Messia atteso. Noi pensiamo che le persone che cerchiamo siate voi.

GIUSEPPE: Si lo mi chiamo Giuseppe, questa è mia moglie, Maria. Non siamo di queste parti.
Noi siamo di Nazaret. Siamo venuti a Betlemme per il censimento. E qui ci è nato il bambino.
Gli metteremo nome Gesù

2° PASTORE: È bello e robusto. lo dico che peserà sui quattro chili. Sembra il ritratto di sua mamma, da quanto le rassomiglia…

3° PASTORE: Ricordo che quando mi nacque il primo bambino ero cosi felice che sentivo il bisogno di dirlo a tutti.

4° PASTORE: Questo bambino è diverso dagli altri. Noi crediamo a quello che ci ha detto l’angelo del Signore. Lo adoriamo come Figlio di Dio. Si vede che Dio vuole bene ai poveri.

1° PASTORE: Abbiamo portato quello che avevamo… Accettate il nostro buon cuore.

MARIA: Non c’era bisogno. Anche voi siete gente povera. Però lo accettiamo volentieri.

3° PASTORE: Noi dobbiamo andare perché non possiamo lasciare solo il gregge. Ma siamo contenti perché i nostri occhi hanno visto il Salvatore.
Mentre i pastori se ne vanno, si può intonare un canto natalizio, con il quale concludere la recita.

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