E’ una storia di Riccardo Aldighieri particolarmente adatta al periodo di Natale e molto bella. Vi riportiamo il testo del racconto e vi auguriamo per domani una buona Epifania 2012:
E’ una storia di Riccardo Aldighieri particolarmente adatta al periodo di Natale e molto bella. Vi riportiamo il testo del racconto e vi auguriamo per domani una buona Epifania 2012:
Non ci pensate magari, ma tutti abbiamo avuto un “primo Natale” nella vita e allora questa canzone a tema che abbiamo selezionato ha un doppio significato e può non riferirsi soltanto alla nascita di Gesù Bambino. L’arrivo di un neonato, del resto, divino o umano, è sempre un evento che ha del miracoloso e se questo coincide con il 25 dicembre simbolo di rinnovamento spirituale è più facile sentirsi carichi di buoni propositi e di gioia nell’animo. Abbiamo ancora un’ultima festa natalizia che è domani l’Epifania, poi tutto tornerà come prima e ripartirà la corsa verso il prossimo anno e verso i nuovi regali di Santa Claus.
Le filastrocche dedicate alla Befana sono moltissime e per questo abbiamo deciso di sceglierne ancora qualcuna, proprio adesso che la vecchina vestita di stracci sta arrivando nelle case di tutti i bambini. Non tentate di aspettarla, perchè come Babbo Natale non riuscirete a vederla. Di sicuro, giungerà a cavallo della sua scopa con un sacco pieno di dolciumi, regalini e carbone per i più monelli.
Ci siamo, il sei gennaio sta arrivando e le vostre calzette sono tutte appese al camino e pronte a riempirsi di dolcetti e regali. Siete stati buoni? Allora non temete, non riceverete il carbone. Intanto leggete alcune delle più famose filastrocche per la Befana:
Un tempo forse questa notizia poteva non creare nessun clamore dato il periodo, ma oggi ci chiediamo: come mai nella grotta per riscaldare il Bambino Gesù c’erano proprio un asinello e un bue? Una favola natalizia, ancora una volta, ci toglie ogni dubbio. attraverso il racconto della Natività, sveliamo uno dei misteri più curiosi:
Ognuno ha il suo modo di vedere e soprattutto sentire la nascita di Gesù Bambino, eppure per tutti l’emozione sembra essere stata forte tanto che nel corso dei secoli i credenti non hanno mai smesso di parlare di questo evento. Ancora di più tale spirito traspare dai Vangeli, dalla Bibbia e dalla parola dei Profeti. Isaia ad esempio, ha parlato della sua nascita, della gioia che deve portare nei cuori e del significato simbolico di tale fatto di proporzioni incredibili .Il significato del Natale, a prescindere dal suo lato consumistico deve essere questo e ognuno di noi deve sentire dentro il rinnovo, il cambiamento e la voglia di aiutare gli altri. Questo è “essere più buoni”: non una semplice convenzione ma una sensazione che ci spinge a cambiare pure durante tutto il resto dell’anno, ovvero sempre:
Quando Maria seppe di essere stata la “prescelta”, di aspettare un bambino speciale che avrebbe salvato il mondo dai suoi peccati? Ce lo spiega nei particolari il Vangelo di Luca e noi vi riportiamo i versetti in questione:
A Palermo e provincia, soprattutto la notte della Vigilia, il 24 dicembre le ordinazioni di sfincione nei panifici di quartiere salgono alle stelle. A volte questo piatto tipico si prepara in casa, ma tra le tante cose da fare quando si aspettano ospiti, non di rado si preferisce trovarsi a portata di mano una super teglia di questa sorta di pizza alta preparata con formaggio fresco o con la ricotta, che qualcuno considera un vero simbolo della Trinacria. Un pò come a Napoli c’è la pizza, nell’isola c’è appunto lo sfincione. Come si prepara? Scopriamolo insieme: