Il Natale di chi non lo ama

 

La mia domanda è sempre stata la stessa: “perché”? Come si fa a non amare il Natale, se non si hanno dei grandi dolori recenti a bloccare di fatto la propria voglia di vivere? Come è possibile non sentire quell’ondata di gioia e vitalità che invade tutti coloro che sono pronti a vivere la festa al meglio? Ho cominciato a cambiare idea, dopo aver avuto modo di conoscere delle persone che mi hanno spiegato a fondo certi dettagli che, purtroppo, mi sfuggivano. Ripensare al passato, alla propria infanzia, a quando tutto è semplice e non si può non essere felici e poi accorgersi che tutto intorno è incerto e non di sicuro semplice come si pensava. Le disillusioni sono arrivate e non sempre si accettano di buon grado. Se oggi si vedono le cose in modo obiettivo, il tutto è il risultato di ciò che è avvenuto ieri, un processo di cambiamento profondo e una capacità di vedere oltre la massa.

Non c’è posto nella locanda: una storia di Natale

 

Natale è anche suggestione e sentimento e voglia di raccontare e sentire delle favole. Un modo diverso e alternativo per sognare e non soltanto per i bambini. Ecco, ad esempio, la famosa storia dal titolo “Non c’è posto nella locanda”, per evocare questa festa tanto intensa in tutti i modi possibili:

Natale, Napoli e le poesie

 

Chi non conosce nel mondo i napoletani? Sono simpatici, allegri,cucinano bene ed hanno un dialetto particolare. In questo modo pure riguardo al Natale hanno da dire la loro e lo fanno con delle splendide poesie:

La Notte di Natale: dal Vangelo secondo Luca

 

La notte di Natale è una occasione per molti per recarsi in chiesa per la Messa di Mezzanotte. Si ricorda il vero protagonista della festa, colui che al di là di consumismo e tradizioni, ha dato il via all’appuntamento più amato ed emozionante dell’anno. Un incontro religioso che mette allegria, tra canti e colori e non manca ovviamente la lettura del Vangelo. In molti sono stanchi dopo aver mangiato a sazietà ed aperto i regali, ma decidono comunque di ringraziare il Bambinello per i doni di tutti i giorni:

Racconti prima di Natale: signora si chiude

 

Una settimana prima del Natale, proprio come quando si aprono le caselline del calendario dell’Avvento, raccontare una favola al giorno ai propri figli può essere divertente. Questa ad esempio, è molto divertente e profonda e si intitola “Signora si chiude”:

Buon Natale nelle lingue più strane

Come si dice Buon Natale nelle lingue che difficilmente conosciamo o nei dialetti più complessi da imparare? E’ ancora divertente inserire nei propri regali un pensiero e certamente resta originale scrivere questo augurio con un altro idioma. Di sicuro, in alcuni casi, vi sembrerà quasi divertente scoprire che non è affatto immediato augurare una felice festa ai vostri amici. Se da noi, infatti, bastano due parole, provate a guardare in cinese ad esempio o in ceco come dovreste scrivere su un pacchettino. Qualcuno, poi, sembra davvero uno scioglilingua e mentre lo leggiamo ci chiediamo se saremmo mai in grado di imparare a parlare correttamente le lingue che hanno radici del tutto diverse dalle nostre.

Una favola natalizia con una morale profonda


Favole e tanti sorrisi: il Natale è un momento divertente anche per i più piccoli, ma la noia è sempre dietro l’angolo e una soluzione ottima è quella di viaggiare con la fantasia ed entrare nel mondo dei racconti a tema, magari nel periodo dell’Avvento: