
Ecco una delle possibili seconde letture della Messa di Natale, per farci riflettere e ricordare che questa bellissima festa indica rinascita dello spirito e nuova gioia per affrontare le difficoltà che il nuovo anno di certo non ci farà mancare:

Ecco una delle possibili seconde letture della Messa di Natale, per farci riflettere e ricordare che questa bellissima festa indica rinascita dello spirito e nuova gioia per affrontare le difficoltà che il nuovo anno di certo non ci farà mancare:

Il classico impasto natalizio è il pan di zenzero che si prepara a base di spezie e di solito serve a realizzare principalmente i biscotti. Quasi sempre vi serviranno cannella, noce moscata e ovviamente lo zenzero. Si tratta in verità di una usanza tipica che arriva direttamente dall’Inghilterra ma è stata adottata subito pure da noi. La tradizione non è meno diffusa pure nel Nord America e nei Paesi del Nord Europa. Se durante tutto l’anno si possono gustare dolcetti con tale tipica preparazione, è soprattutto a Natale che si confezionano delizie con le forme più strane. Si va dal classico albero di Natale fino ad arrivare alle casette e agli omini. Quando sono pronti poi vengono decorati con glassa colorata e appesi all’albero.

E’ la canzone del Natale 2011, quello appena passato e l’unico testo inedito del suo album di successi reinterpretati dal titolo Christmas. Ecco che cosa ci racconta in Cold December night:


La notte di Natale molti italiani restano in casa a scartare i doni a mezzanotte sotto l’albero di Natale. Prima si sono abbuffati di ogni genere di alimento e dopo cominciano anche a giocare a carte e a tombola. Altri, invece, si recano a Messa, quella di mezzanotte per ricordare che il Bambino Gesù è appena nato e comincia un periodo di pace e rinnovamento. Del resto, anche se spesso lo dimentichiamo presi come siamo dal troppo consumismo, il 25 dicembre è proprio questo: l’evento che ricorda l’arrivo del Salvatore nella grotta di Betlemme. Un momento di gioia totale, di condivisione e di spirito nuovo per affrontare meglio le difficoltà che nel nuovo anno, di certo non mancheranno. Con la fede, però, sarà possibile superare tutto. Ecco una delle letture della celebrazione:
Nella notte di Natale Sant’Ambrogio Ascolta, tu che governi Israele, che siedi sopra i cherubini; compari in faccia ad Efraim, scuoti la tua potenza, e vieni. Vieni, redentore dei popoli,

Quante volte vi avranno detto che se a Capodanno non si mangiano le lenticchie non arriveranno soldi e diventerete poveri? Una possibilità alla quale nessuno crede ma per scaramanzia si gustano lo stesso anche se si è già pieni dalle abbuffate delle ore precedenti. Insieme al cotechino rappresentano un piatto unico e tipico delle festività natalizie. Chi ne mangia un pezzetto prima di brindare avrà molta fortuna. Per prima cosa bisogna dire che è un’altra cosa rispetto allo zampone, visto che il primo è insaccato nelle budella del maiale mentre l’altro nella zampa. Da dove nasce però il cotechino, scopriamo insieme la sua storia e come prepararlo:

Ogni artista ha il suo modo di immaginare il Natale, anche se quasi sempre la visione è romantica e poetica. Come quella di Ai Qing di origine cinese che ha riprodotto in versi l’immagine della grotta dove è nato Gesù Bambino: