Anno Nuovo: iniziamolo con una poesia

 

Sono davvero così noiose le poesie? Il problema è che in pochi le sanno recitare, perché le rime si devono sentire fino in fondo per poter essere trasmesse. Ecco che quelle del Natale abbondano, le studiano molto spesso i bambini a scuola, ma non viene trasmesso loro l’amore per ciò che stanno imparando. Questo invece è un momento magico e la condivisione, anche di semplici rime appassionate, può fare la differenza.

Del resto non è impossibile concentrarsi su ciò che si legge o si sta recitando: pensate al Natale, ai regali, agli addobbi, all’aria di felicità che pervade tutto. Subito dopo che il 25 dicembre è passato, l’anno si avvia alla sua fine. Non è un momento triste, ci saranno ancora 365 giorni della nostra vita tutti da scrivere al meglio. Un alone magico avvolge le nostre vite e fino al sei gennaio, giorno in cui arriva la Befana e i Re Magi fecero il loro ingresso alla grotta di Betlemme, potremmo continuare a festeggiare tutti insieme. Buon Anno:

 

Buon anno!
Anna G. Mormina
La filastrocca è scritta col cuore,
a lui che si spera, sia sempre migliore,
inizia da piccolo e va scrivendo,
ciò che nel mondo sta già accadendo!

Ha dodici mesi da programmare,
e quattro stagioni da colorare,
per ogni uomo su questa terra,
chiede al destino: ‘allontana la guerra’!

Il tempo passa, si sente stanco,
i suoi capelli si tingon di bianco,
qualcosa ancora deve aggiustare,
piano pianino si deve sbrigare!

Sul suo lettino si è addormentato,
fate e folletti lo hanno vegliato,
per ciò ch’è stato e che ha potuto,
di certo a tutti non è piaciuto!

31 dicembre ormai è arrivato,
ora il suo compito è terminato,
lo salutiamo con felicità,
sperando nel nuovo: ‘meglio sarà? ’…

… primo gennaio, è Capodanno,
bimbi ed adulti ormai lo sanno,
sempre piccino ritornerà,
e da vecchietto poi se ne andrà!

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