Filastrocca canterina per Capodanno: quante ne conoscete?

Come dice la stessa parola la filastrocca canterina corrisponde ad una serie di versi che si possono canticchiare e ripetere con ritmi diversi durante il periodo natalizio o per la fine dell’anno. Noi ne abbiamo selezionato qualcuna che potete velocemente imparare con i vostri bambini:

La Befana vola e porta i doni ai bambini

Si muove da sola, nella notte, a cavallo di una scopa e lo fa solo per portare i doni ai bambini. Niente slitte o aiutanti, ma il sorriso e la determinazione certo non mancano nonostante l’età avanzata. Eppure non tutti la apprezzano perché resta meno famosa di Babbo Natale, giunge alla fine delle feste quando la scuola sta per ricominciare e aleggia su di lei una minaccia che spaventa non poco. Sarà vero o meno ma porta i doni solo ai piccoli più buoni. Quelli capricciosi spererebbero di passare forse inosservati e invece no: a far notare le loro colpe ci pensa oltre la burla la beffa come si dice e regala carbone. Tutti così saranno in grado di scoprire che ci sono state delle mancanze nei mesi precedenti. E’ davvero così selettiva oppure spesso passa sopra qualche monellerie e premia lo stesso i ragazzi? Io credo che sia così, ma voi non fatela arrabbiare, non si sa mai. Il suo abbigliamento poi andrebbe forse cambiato, ma poi chi riconoscerebbe la vecchina vestita di stracci che tutti chiamano Befana? Voi cosa vi aspettate dolci e giocattoli o il carbone, avete fatto tutti i compiti? Vi comportate bene a scuola o con la mamma? Allora non temete lei sta per prendere il volo anche per voi:

San Basilio come Babbo Natale?

Se San Nicola in molti Paesi viene sostituito al nostro Babbo Natale e porta i doni ai bambini di tutto il mondo, in luoghi come la Grecia un posto in primo piano spetta soprattutto a San Basilio magno, un altro vescovo del IV secolo originario di Cesarea. Ecco alcune frasi celebri che vengono recitate dai fedeli e non solo nel periodo natalizio e che ricordano questa figura:

La Befana smemorina: la conoscete?

Chi è la Befana smemorina? E’ semplice, la solita simpatica vecchina vestita di stracci e con il viso bitorzoluto che, però, spesso intimorisce i bambini. La vedono più scostante e fredda di Babbo Natale, ma forse è solo meno “protagonista” e famosa. Arriva in modo defilato e promette, per tradizione, di essere più selettiva. Ai bimbi buoni regali e, soprattutto, dolciumi, ai più cattivi carbone. Allora lì a chiedersi come ci si è comportati, quale sarà il metro di paragone e come si farà a renderla meno arrabbiata. Arriva di notte a cavallo di una scopa, in modo molto meno comodo di Babbo Natale e poi non ha aiutanti, per cui bisogna apprezzare il suo sforzo. Ecco quindi che se dimentica qualcosa, per l’età o per i troppi impegni, non bisogna prendersela troppo. Da qui nasce la Befana smemorina, di cui vi riportiamo una nota poesia che molti piccoli imparano a scuola o comunque conoscono. Voi la conoscete? In ogni caso, non sarà difficile impararla prestissimo:

Messa di Natale: la seconda lettura

Ecco una delle possibili seconde letture della Messa di Natale, per farci riflettere e ricordare che questa bellissima festa indica rinascita dello spirito e nuova gioia per affrontare le difficoltà che il nuovo anno di certo non ci farà mancare:

La Kalenda della notte di Natale: che cos’è?

La Kalenda viene cantata durante la messa per annunciare l’arrivo ufficiale del Natale secondo il Martirologio Romano. La difficoltà maggiore è quella di calcolare la “luna”, ovvero il giorno lunare dell’anno in corso ma per i fedeli è sempre un modo per ascoltare come avvennero i fatti secondo quanto giunto fino a noi in merito all’evento nella grotta di Betlemme in una notte di dicembre. A riscaldare il neonato Salvatore il fiato caldo di un bue e di un asinello, mentre l’affetto di quanti hanno subito creduto in lui non è mancato. Una bellissima immagine che vale sempre la pena di rievocare per sentirsi rinnovati nello spirito e con una nuova voglia di fare per l’anno nuovo in arrivo. Solo con la determinazione e la forza si può andare avanti al meglio, sentendo di essere comunque protetti e guidati da quella stessa luce che moltissimi anni fa ha condotto i Re Magi alla grotta e ha permesso loro di conoscere da vicino il Bambino Gesù:

Notte di Natale: la prima lettura dal libro del Profeta Isaia

La notte di Natale molti italiani restano in casa a scartare i doni a mezzanotte sotto l’albero di Natale. Prima si sono abbuffati di ogni genere di alimento e dopo cominciano anche a giocare a carte e a tombola. Altri, invece, si recano a Messa, quella di mezzanotte per ricordare che il Bambino Gesù è appena nato e comincia un periodo di pace e rinnovamento. Del resto, anche se spesso lo dimentichiamo presi come siamo dal troppo consumismo, il 25 dicembre è proprio questo: l’evento che ricorda l’arrivo del Salvatore nella grotta di Betlemme. Un momento di gioia totale, di condivisione e di spirito nuovo per affrontare meglio le difficoltà che nel nuovo anno, di certo non mancheranno. Con la fede, però, sarà possibile superare tutto. Ecco una delle letture della celebrazione: