A Natale puoi è una canzone icona del periodo di festa. Tutti la canticchiano, anche perchè ormai è stata inserita pure in una famosa pubblicità. Ecco gli accordi per chitarra e pianoforte:
Befana: la paura di diventare come lei
Non so come funzioni adesso, ma quando ero piccola io, non amavo moltissimo la Befana. Odiavo, però, ancor di più chi mi augurava di diventare come lei e mi terrorizzavo. Per carità, se fosse stata ben vestita mi avrebbe ancora creato qualche paura in meno, ma si muoveva abbigliata di stracci, con quel ghigno quasi sadico. Magari non sarete d’accordo con me, ma non mi sembrava una presenza tranquilla per un bambino. Del resto, nella mia famiglia la sua tradizione non era particolarmente sentita. In più, io ero l’unica bambina al mondo forse, che odiava caramelle e dolciumi quindi da me aveva poco da fare.
Babbo Natale, le filastrocche
Santa Claus, il nonno che tutti i bambini vorrebbero avere: sempre pronto a fare regali. Lui, invece, arriva solo la notte del 24 dicembre con le sue renne: avrà una famiglia e dei nipotini? Come farà mai a girare il mondo in una sola notte portando doni a tutti? Intorno alla figura di Babbo Natale i misteri sono tanti e non sono destinati ad essere svelati, ma in fondo lo si ama comunque anche se non si è mai destinati a vederlo. Certo sarebbe bellissimo se si presentasse, se lasciasse un recapito telefonico, se inviasse una lettera di saluti, ma bisogna accontentarsi del regalo e della sua misteriosa presenza una volta all’anno.
Babbo Natale: quando dire la verità ai bambini
Mi chiedo davvero come sono riuscita a scoprire la verità. Chi mi ha detto che Babbo Natale non esisteva? Sono riuscita a rendermene conto da sola? Quel che è certo è che non ne sono rimasta per nulla traumatizzata. Il dato curioso è che mi ricordo davvero tutto della mia infanzia, tranne questo dettaglio che ho superato tranquillamente. In fondo mi importava solo di ricevere i regali che chiedevo: che importava chi li portava e in che modo? Oggi però ci sono ancora tanti piccoli che giustamente attendono Santa Claus la notte del 24 dicembre. Sanno che arriverà accompagnato dalle renne, che non risparmierà sacrifici a questi animali e a se stesso, ma alla fine come sempre completerà il suo giro e porterà ai bambini di tutto il mondo i doni.
Natale: dalle filastrocche ai regali
A scuola l’aria del Natale si comincia a sentire qualche settimana prima e per i piccoli è piuttosto impegnativo. Dovranno studiare le poesie e la loro parte per la consueta recita e magari impareranno la filastrocca a tema da recitare sotto l’albero. Il tutto potrebbe anche fruttare qualche dono più grande, quindi tanto vale non fare i capricci. Quale rime leggeranno? Forse quelle che vi riportiamo di seguito? In effetti ce ne sono così tante che è impossibile prevederlo, ma intanto ripassarle fa bene a tutti:
“This Christmas” di Chris Brown, testo e traduzione
Una canzone di Natale dolce e romantica, che immediatamente ci permette di rievocare la festa più amata dell’anno. Ecco la traduzione del pezzo a tema di Chris Brown:
I regali di Natale, poesie e ricordi
Che Natale sarebbe senza di doni sotto l’albero? Il 24 dicembre e i giorni che seguono, sono ormai così carichi di tradizioni che non potremmo di certo farne a meno. Ce li aspettiamo, da chi ci vuole bene e anche dai semplici conoscenti e a volte non sappiamo nemmeno perché ce li stiamo scambiando, ma va bene così. E’ una visione forse fin troppo romantica e consumistica del periodo, ma nel tempo ci siamo abituati a scartare i nostri pacchetti e da questo punto di vista sembriamo non crescere mai. Non dite che non vi importa di poterli scoprire togliendo la carta della confezione: tutti aspettano con ansia di finire il cenone per divertirsi e sorridere accanto ai simboli della festa. Non si spenderà tanto, soprattutto adesso che c’è la crisi, ma quei rituali non possono sparire e fanno parte della nostra vita più di quanto pensiamo. Ecco perché nel tempo, i doni natalizi sono stati pure fonte di ispirazione per poesie e componimenti d’autore. Rime baciate o semplici letture che riportano direttamente alla nostra mente, quella sottile emozione che ci coglie impreparati ogni anno.
Befana: perché porta i doni?
La leggenda narra che non essendo stata pronta a festeggiare a dovere la nascita di Gesù Bambino, abbia deciso di amare con tutto il cuore, da quel momento, i bambini di ogni parte del mondo. Lasciando stare che la storia non mi convince e che mi suona come il comportamento di chi non vuole sentirsi in colpa, di certo quella della Befana è una figura piuttosto misteriosa. Si aggira nei cieli, probabilmente a bassa quota per portare doni e nessuno la vede mai. Coloro che la incontrano, raccontano di una vecchina dall’aspetto burbero e vestita di stracci. Questo mi fa pensare che non sia nemmeno particolarmente profumata. I suoi regali sono quasi esclusivamente dolcetti e per i monelli, carbone.