La basilica della Natività di Betlemme, potrebbe diventare Patrimonio Unesco

di Redazione 0

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Potrebbe diventare presto Patrimonio Mondiale Unesco, a tutto merito, in quanto è un simbolo per la cristianità e visitato ogni giorno non solo dai fedeli ma anche da tanti turisti che sanno quanto sia un monumento carico, in ogni caso, di spiritualità. Ha un grande valore storico e dovrebbe, appunto, essere considerato un bene prezioso per tutti. Ecco perché potrebbe presto essere inserita nella prestigiosa lista, la basilica della Natività di Betlemme. Qui sarebbe nato Gesù Bambino e sarebbero giunti i pastori a portare un saluto e i Re Magi a donare oro, incenso e mirra dopo un lungo viaggio. Avrebbe visto la luce riscaldato dal fiato del bue e dell’asinello e tra Maria e Giuseppe, genitori amorevoli. Un racconto biblico che trova riscontro in questo posto fisico che per questo meriterebbe anche di essere restaurato, visto che si trova in uno stato di quasi abbandono in alcune sue parti ed è in serio pericolo.

Patrimonio Unesco diventerebbe dunque pure l’intero sentiero di pellegrinaggio alla chiesa. Una comunicazione che al momento è legata ad un incontro in particolare, durante il quale verrà presa l’importante decisione. Sarà organizzata una seduta da parte dell’Organizzazione Onu con sede a Parigi, alla fine di questo mese in Russia e si deciderà in merito.

Sono tantissimi ogni anno i viaggiatori che decidono di prendere parte ad un pellegrinaggio in Terra Santa, con 1,5 milioni di visitatori accolti nel 2010 e uno dei posti imperdibili, simbolo dell’area è proprio la Basilica della Natività, che quindi dovrebbe essere considerata a pieno titolo un tesoro. Risale all’epoca dell’imperatore romano Costantino (IV secolo) ed essendo molto antica ma non ben mantenuta, vanno previsti dei lavori di restauro immediati. La 36/a sessione del comitato del patrimonio si aprirà il 24 giugno prossimo a San Pietroburgo e l’argomento sarà assolutamente principale. Da non dimenticare che la Palestina è diventata membro a pieno titolo dell’Unesco il 31 ottobre 2011.

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