I Re Magi e i dolci di Natale

 

Il sei gennaio si festeggia ancora oggi l’Epifania ed è un giorno noto anche per l’arrivo dei tre Re Magi che con tanto ardore cercarono la grotta dove era nato Gesù Bambino per portargli oro, incenso e mirra. Per l’occasione nei secoli si è dato vita a molte consuetudini e leggende in merito all’evento e sono sorte delle tradizioni alcune delle quali rispettate ancora oggi. Un esempio su tutti, a tal proposito è quello legato all’usanza di eleggere il re della giornata. L’occasione era fornita dalla festa in cui si mangiava a sazietà e anche ai poveri era concesso di riempire i loro stomaci.

A day, a day, a day of Glory: viva il Natale!

E’ un giorno felice quello del 25 dicembre, perchè è nato Gesù Bambino, tutti hanno scartato i loro regali e ci si abbuffa in compagnia dimenticando rancori e momenti tristi. Può sembrare una atmosfera finta, ma in realtà nessuno vuole trascorrere questi giorni con il muso e quindi, meglio godersi qualche ora di dolce far niente, sonnecchianti con la pancia piena a guardare le luci intermittenti dell’albero di Natale. In alternativa, invece, potete giocare a tombola o a carte e cercare di potare un bel gruzzoletto, anche se si sa tra piccoli e zie anziane si finisce per puntare solo qualche centesimo. Meglio di niente, potrete dire comunque di aver svaligiato il portafoglio di qualche parente magari non troppo simpatico. Intanto eccovi il testo di questo tipico canto natalizio:

Adeste Fidelis: testo in latino, italiano e inglese

 

 

 

Adeste Fidelis è un canto popolare famosissimo di cui abbiamo già raccontato la storia. La conoscono tutti, sin da piccoli quando è immancabile durante la recita scolastica e probabilmente non c’è anno in cui non vi viene naturale intonarla, magari quando siete in giro e sentite quella tipica aria di festa. Adesso vi riproponiamo il testo in originale cioè in latino, ma anche in italiano e in inglese:

Il bastoncino di zucchero di Natale

 

Si è vero, il bastoncino di zucchero oggi si gusta un pò tutto l’anno ed è una golosità che in fondo è legata alle feste tradizionali e ad eventi particolari. In ogni caso non è difficile trovarlo se solo si desiderà. Non è stato sempre così però, perchè tradizionalmente era il simbolo della nascita di Gesù e di quel periodo gioioso che trova il suo massimo il 25 dicembre. 

Il racconto della Stella di Natale

 

Nel periodo natalizio le favole si moltiplicano, proprio perchè si tratta di un momento gioioso di festa e ispira gli animi più sensibili a trovare nuova poesia anche in piccoli eventi della vita quotidiana che poi nel tempo diventano leggende. Come sempre i bambini sono non solo i maggiori fruitori di tali storie ma i diretti protagonisti con le loro azioni così spontanee e senza secondi fini e allora ecco che il mondo non sembra poi un luogo così terribile se si può ancora contare su qualche animo gentile e generoso.

Natale a Zagabria in allegria

 

 

Zagabria un posto interessante ma forse un pò sottovalutato per le proprie vacanze di Natale. Da queste parti il periodo di festa ha inizio ben prima del 25 dicembre ed, infatti, si comincia con l’aria allegra del periodo a ritrovarsi già la prima domenica dell’Avvento.Proprio in tale data si parte a pensare all’albero e almeno nella piazza principale viene installato con la sua altezza di ben 20 metri, mentre i passanti dalla Ban Jelacic guardano incuriositi. Si tratta di una manciata di giorni inoltre in cui la fontana di Manduševac viene temporaneamente trasformata in una gigantesca decorazione tutta pensata per gli abitanti e i turisti che possono godere di magici colori ogni volta che la incontrano con lo sguardo.

Le leggende della Befana e Babushka

 

Babbo Natale e la Befana, seppure con qualche differenza in merito alle tradizioni sono famosi più o meno in tutto il mondo. I bambini li aspettano il primo con tanta gioia perchè porta i regali in coincidenza con la nascita di Gesù Bambino e la seconda con un pizzico di timore reverenziale perchè è sempre un pò “ambigua”. Innanzitutto il suo aspetto non è rassicurante: si muove a cavallo di una scopa, vestita di vecchi stracci e appare estremamente trasandata oltre che quasi centenaria e sdentata. Ancora, sembra essere dolce solo con i piccoli che non hanno fatto i capricci durante l’anno e per gli altri quasi non ha pietà. Se ai primi dona dolcetti dentro alle calze di lana messe ai lati del camino, agli altri lascia solo carbone. Suquesti personaggi in ogni caso fioccano le storie e i racconti: