Una canzone di speranza e di amore incondizionato, stupenda in tutte le sue versioni e molto famosa? Voi la conoscete? No? Eccovi il testo, con tanto di traduzione per capirne al meglio il significato:
Una canzone di speranza e di amore incondizionato, stupenda in tutte le sue versioni e molto famosa? Voi la conoscete? No? Eccovi il testo, con tanto di traduzione per capirne al meglio il significato:
Potrebbe diventare presto Patrimonio Mondiale Unesco, a tutto merito, in quanto è un simbolo per la cristianità e visitato ogni giorno non solo dai fedeli ma anche da tanti turisti che sanno quanto sia un monumento carico, in ogni caso, di spiritualità. Ha un grande valore storico e dovrebbe, appunto, essere considerato un bene prezioso per tutti. Ecco perché potrebbe presto essere inserita nella prestigiosa lista, la basilica della Natività di Betlemme. Qui sarebbe nato Gesù Bambino e sarebbero giunti i pastori a portare un saluto e i Re Magi a donare oro, incenso e mirra dopo un lungo viaggio. Avrebbe visto la luce riscaldato dal fiato del bue e dell’asinello e tra Maria e Giuseppe, genitori amorevoli. Un racconto biblico che trova riscontro in questo posto fisico che per questo meriterebbe anche di essere restaurato, visto che si trova in uno stato di quasi abbandono in alcune sue parti ed è in serio pericolo.
Jacques Prevert fa strettamente parte della cultura francese e personalmente lo adoro. E’ così romantico e nostalgico e, nello stesso tempo, incredibilmente incisivo che ogni suo componimento è rimasto immortale nel tempo. Ha pensato però anche al Natale oltre che all’amore, con una piccola poesie veramente bellissima usata infatti tante volte dai fidanzati innamorati per rendere più incisivo il proprio sentimento per la compagna. E’ difficile che vi sia sfuggita, ma se non la conoscete noi ve la riportiamo con tanto di traduzione e vi suggeriamo magari di allegarla al vostro dono, tanto è sempre bellissima e non rischiate di essere comunque banali. Mi raccomando, però, scrivete in fondo l’autore, non fate finta di averla scritta voi, tanto prima o poi verreste smascherati. Per essere ancora più completi abbiamo inserito il testo pure in inglese, in ricordo di questo grande maestro della rima, di origini francesi.
Ricordo con molta nostalgia quando a scuola ci facevano studiare le poesie a tema, non tutte però: alcune certo erano molto noiose e difficili, altre venivano ripetute meccanicamente, ma si creava quella sana competizione tra compagni, soprattutto quando si avvicinavano le feste. Non ricordo mai di aver studiato componimenti in altre lingue, in particolare legate a eventi come il Natale, il Capodanno e la Befana. Mi sarebbe piaciuto divertirmi a tradurle e aver conosciuto qualche rima tipica fuori dai confini nazionali. In questo modo, ho cominciato a cercare e di certo in Francia, le due poesie che vi riportiamo di seguito sono piuttosto note.
Io ci sono stata e la considero una grande fortuna. Certo non abbiamo tutti le stesse aspirazioni nella vita, ma per me, da sempre, questo era il luogo dei sogni e ne ho trovato riscontro. Non è certo un posto dove tirar tardi la sera tra una discoteca e l’altra: è più una meta dove ritrovare i suoni della natura e dove ogni cosa è profondamente meravigliosa e carica di accese gradazioni cromatiche. Il turchese del mare è incantevole, ma non meno interessante è il verde della vegetazione e la fauna, come i granchi giganti che escono dalle loro tane quando la pioggia è finita. Non mancano in Polinesia cani e galli che fanno compagnia alle famiglie locali. In più, in molti atolli è uso seppellire i propri morti in giardino per tenerli vicino e arricchire la loro lapide con prodotti dell’artigianato locale come collanine e monili vari.
Cappuccetto Rosso funziona sempre e non importa se non è un racconto di Natale, ma all’occorrenza per le feste non sempre è facile trovare una storia che riporti i simboli della festa. La piccola Fiammiferaia, del resto, magari la conoscono e poi è molto triste. Prima dell’apertura dei regali, se di giocare a tombola non vogliono proprio sentirne, tentate con una storia e, anzi, questa visto che è tanto famosa provate a farla leggere a loro. Di racconti a tema, invece, su Bianco Natale ne trovate tantissimi come ad esempio la storia dell’albero di Natale di Serafino:
Su questo argomento sono piuttosto classica. Se andate a trovare una vostra amica per le feste di fine anno o una coppia, una bella stella di Natale è sempre gradita. Certo, ci sono anche le più classiche delle alternative come un pacco elegante di cioccolatini o un dolce fatto in casa, ma questa pianta ha sempre il suo effetto anche se, ovviamente, potrebbe già essere presente in casa. Ultimamente trovate poi gradazioni cromatiche leggermente differenti rispetto al rosso o al bianco e i fiorai si divertono a “vestirle” a tema. In questo modo, magari ci troverete un simpatico Babbo Natale attaccato alla terra con un bastoncino o dei brillantini, belli a guardarsi, ma meno piacevoli quando si attaccano alle mani o riempiono il pavimento.
Il pericolo più grande quando si hanno dei bimbi molto vispi a Natale, è quello di far scoprire loro prima del tempo la sorpresa scelta. Questa sarebbe una doppia sciagura. Da un lato, infatti, potrebbero rimanere delusi se non abbiamo avuto i risparmi necessari per accontentare le loro mille e costose richieste e, dall’altro, certamente, richiederebbero dell’altro dopo poche ore. Sorpresa rovinata e bimbo scontento di sicuro. Bisogna allora fare in modo che ciò non accada. Meglio, a questo punto, non mettere doni sotto l’albero fino al momento di sedersi a tavola. In effetti, anche se terrete da parte il loro, rischierebbero per la curiosità di tentare di aprire gli altri, rovinando la confezione. E’ una possibilità meno remota di quello che pensate.